http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/fragile-terra/1.html
sono immagini queste che fanno rabbrividire, vedere come il Pianeta Terra piano sta spegnendosi, come l'ambiente sia ormai al collasso. E più andiamo avanti, peggio sarà. Gli allarmismi non servono a nulla, bisogna fare, darsi da fare rimboccandosi le maniche. E Veltroni lo sa, ed è per questo che chi come me ha a cuore le tematiche dell'ambiente, può trovare nel Pd la risposta reale e concreta – non utopica – ai temi cosiddetti "verdi". L'Italia, per esempio, ha il sole: utilizziamolo per produrre energia (il 20% del totale) con pannelli solari che non inquinano di certo; incentiviamo la costruzione di rigassificatori e termovalorizzatori; diamo una spinta decisiva alla raccolta differenziata, che diventi una prassi non un'eccezione, - e Napoli non sarà più costretta a nascondere le sue bellezze che il mondo ci invia sotto montagne di spazzatura; recuperiamo le aree urbane degradate; lavoriamo sempre tenendo presente l'impatto ambientale, guardando con cura al patrimonio naturale che ci circonda e salvaguardandolo. Questo non vuol dire andare avanti coi "NO", perché coi "NO" rimaniamo sempre al palo: e allora anche la TAV, se progettata seriamente, discussa, dopo confronti con le comunità locali, si faccia, perché senza infrastrutture l'Italia non cambia e non può cambiare. "Virtus in medio stat" diceva Cicerone: e così sia, un giusto equilibrio tra sviluppo, sostenibilità ambientale e infrastrutture.
Ecco allora perché chi ama il verde, chi sta dalla parte dell'ambiente, può guardare con fiducia e serenità – come faccio io stesso – al programma del Partito Democratico. E le foto che si vedono nel link di Repubblica, potranno lentamente tornarsene nell'armadio. Ma con l'aiuto, il sostegno e la collaborazione di tutti. Dalla parte dell'ambiente, dalla parte del Pd.
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