Due temi che oggi mi sono balzati davanti agli occhi. Uno: i morti sul lavoro. Due: la qualità della televisione. Per quanto riguarda il primo, come bene ha detto ieri anche Veltroni, bisogna davvero che il Pd si impegni in modo strenuo e infaticabile per far smettere questa infinita serie di tragedie: il lavoro deve essere il perno attorno al quale far ruotare la nostra politica. I lavoratori sono un bene prezioso da tutelare e proteggere, sono donne e uomini che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per racimolare qualche euro con cui sopravvivere. Se guardiamo al mondo del lavoro di oggi vengono i brividi: morti bianche, lavoro in nero, precarietà. Un Paese come il nostro deve sradicare questi mali il prima possibile. E il Pd sono certo ce la farà, aprendo tavoli con le parti sociali, instaurando un proficuo confronto con le associazioni di categoria, incentivando assunzioni a tempo indeterminato e con altre misure che Veltroni ha dimostrato di aver ben chiare in mente.
Infine il tema della televisione: provate a guardare un qualsivoglia telegiornale, vi troverete davanti alla presente sequela: Erba+Gravina+ammazzamento del giorno; no: non può essere che questa sia l'informazione che si fa in Italia, questo smodato culto della morte deve sparire. Se poi la sera non sapete cosa fare e cercate un qualche programma, bè in bocca al lupo: sempre le stesse facce, gli stessi quiz, le stesse scenate. Ha ragione Pippo Baudo quando dice che questa tv è davvero di una qualità infima. La cosa peggiore che gli italiani sono abituati a questo prodotto. Credo che il Pd in questo abbia un compito molto arduo ma fondamentale: rieducare gli italiani verso un uso consapevole della televisione, affinché il prodotto che viene offerto sia culturalmente interessante ed appetibile, non un pentolone all'interno del quale convivono realtà tra di loro incompatibili, o peggio ancora volgari e frivole. La cultura perciò un tema necessario, perché senza cultura non c'è coscienza del passato e tantomeno ci sono quegli strumenti medianti i quali è possibile leggere il presente in chiave critica e analitica.